“In questa terra l’immortalità è reale: crea la tua leggenda e vivrai per sempre.” – Jeremiah Berek

Le verdi e lussureggianti isole a nordovest compongono il regno di Avalon, un luogo di magia e incanto avvolto nelle nebbie. 

Con il nome di Avalon vengono comunemente indicati i tre regni che la compongono: Avalon, le Marche delle Highland e Inismore. Nonostante lunghi anni di rivalità e conflitto, la giovane regina Elaine è riuscita ad unire i tre popoli sotto il vessillo del Graal: nessuno sa come lo abbia ottenuto, ma sia il risoluto capo clan James MacDuff delle Highland, sia l’immortale e probabilmente folle sovrano di Inismore le hanno giurato fedeltà fintanto che regnerà nell’interesse dei tre regni e delle loro tradizioni. Ad Avalon, infatti, le tradizioni sono parte integrante della vita quotidiana: la magia permea ogni cosa, in virtù dell’antico patto stretto con i Sidhe, una razza misteriosa e potente che vive ad Avalon al fianco degli umani e che ha donato loro la magia dell’Incanto. Gli abitanti di Avalon sanno bene di dover rispettare le Antiche Usanze: agli occhi dei più possono sembrare superstiziosi poiché non mancano mai di gettare sale alle loro spalle quando ne cade un po’ sulla tavola, né di portare con sé un monile di ferro o un quadrifoglio per scongiurare cattivi incontri lungo il cammino. Il pericolo è spesso in agguato per chi si avventura incautamente in Avalon poiché i Sidhe sanno essere come una tempesta: bellissimi, ma anche furiosi e imprevedibili. Gli uomini e le donne di Avalon lo hanno imparato a loro spese e pertanto sono sempre cortesi con ogni straniero perché sanno che potrebbe trattarsi di un Sidhe in forma umana.

La religione vaticina è ancora praticata ad Avalon, ma sono molti di più coloro che si affidano alle Antiche Usanze. Ciò ha ovviamente inasprito i rapporti con la Chiesa, specialmente con i suoi componenti più rigorosi, come l’Inquisizione. Tuttavia Elaine non è particolarmente preoccupata della Chiesa, poiché chiunque volesse tentare di piegare Avalon con la forza, dovrebbe prima superare la sua possente flotta. Una delle prime preoccupazioni della giovane regina è stata proprio quella di istituire una flotta talmente potente da rivaleggiare con l’Armada castigliana, compito in cui è riuscita in modo eccellente. Furono costruite imbarcazioni rapide e resistenti, affidate alle mani di valenti capitani a cui venne concesso il titolo di “nobile marinaio”, equivalente al cavalierato. Si dice che al servizio di Avalon vi siano numerosi corsari le cui navi non solo presidiano le coste, ma spesso conquistano incaute imbarcazioni (spesso battenti bandiera Montaigne) che si spingono oltre le normali rotte commerciali. Questi temibili custodi sono stati ribattezzati Hounds of Sea e secondo molti rispondono unicamente alla regina.

Alla flotta regolare si affianca l’esercito di terra, anch’esso gestito Elaine. Gli eserciti dei grandi feudatari sono stati da tempo smantellati, poiché una flotta potente consente alla nobiltà di non doversi preoccupare di eventuali invasioni esterne e pertanto l’unico esercito regolare è quello regio. 

Il potere della flotta militare ha avuto un’altra conseguenza: oltre ad essere un notevole deterrente per le Nazioni rivali, ha permesso ai mercanti di Avalon di affacciarsi sul continente e la loro ascesa è stata rapida. Il Guilder, la moneta coniata a Vestenmennavenjar, è diventata talmente comune ad Avalon da essere tranquillamente utilizzata al fianco della sterlina.

Consigli di stile

Avalon, terra mistica e misteriosa, dimora di regine e marinai.
Questi ultimi sono soliti indossare giubbe e pantaloni di tela muniti di tasche in modo da lasciare libera la cintura da oggetti che potrebbero impigliarsi nel sartiame.

Gli uomini tendono a farsi crescere barba e baffi sottili e a portare i capelli lunghi.
Ripudiano l’utilizzo di parrucche e trucco in quanto chi lo fa è considerato effeminato.

Le donne indossano solitamente due gonne di cui una è fermata sotto la cintura, una blusa di lana, un corpetto e un cappello. Legano i capelli in una crocchia o li raccolgono in una treccia a seconda che siano sposate o nubili.
Non prediligono colori sgargianti, vestendo abiti neutri, spesso blu o bianchi.

Le fredde Marche delle Highland invece vedono i suoi uomini e donne vestirsi con abiti piuttosto pesanti.
I primi, indossano i tradizionali kilti di lana di pecora decorati con il tartan e i colori del loro clan o famiglia. Il kilt forma una fascia che poi viene fermata sopra la spalla.
Le donne sono meno sfarzose delle loro controparti continentali, indossando tessuti robusti per resistere al freddo. Preferiscono nastri e decorazioni nei capelli anziché cappelli e copricapi.

A Inismore invece, gli abiti sono molto sobri, calzone e camicie di lana ornati da un mantello di feltro.
Fanno la differenza i gioielli che vanno ad adornare il tutto, e diventando segno distintivo della moda Inish.